L’AQUILA – Un singolo posto messo a bando si è moltiplicato per quattro all’ASL dell’Aquila. Il direttore generale Ferdinando Romano ha orchestrato un’operazione che ha visto l’assunzione di quattro ingegneri invece di uno, facendo leva sullo scorrimento della graduatoria degli idonei.
Il processo si è sviluppato in tre fasi distinte, culminando con l’ingaggio di figure di spicco come Gianmaria Vitale, sindaco di Canistro, noto esponente del centrodestra e ritenuto vicino a Massimo Verrecchia, capogruppo di FdI in Regione. Vitale, rampollo di una famiglia di costruttori e terzo in graduatoria, si unisce al neoassunto Domenico Doddi, quarto classificato.
In precedenza, erano stati assunti il vincitore Stefano Filauri, ora a capo del servizio di Prevenzione e Protezione, e Serena Parlante, seconda classificata ed ex membro del CdA dell’Ater aquilana. Entrambi, già collaboratori di lungo corso dell’ASL, hanno visto la loro posizione regolarizzata attraverso questo concorso.
L’ampliamento del numero di assunzioni (delibera 1712/2023) è stato giustificato da Filauri stesso, che ha evidenziato “l’urgente necessità di personale qualificato” nel settore tecnico. Questa mossa, seppur legittima, comporterà uno scostamento dal bilancio preventivo.
La commissione esaminatrice, presieduta da Fabrizio Andreassi (o dal suo sostituto Francesco Della Montà), ha visto la partecipazione di figure chiave come Camillo Odio e Vincenzo Lo Mele (designati dalla Regione), Mauro Antonello Tursini e Federico D’Aulerio (nominati dal DG), con Bonifacio Liris come segretario.
Queste assunzioni si inseriscono nel Piano di Fabbisogno dell’ASL, che prevede la sostituzione del personale cessato. Tuttavia, in un’azienda che detiene il primato regionale per indebitamento (46 milioni), persistono le lamentele di sindacati e operatori sulla carenza di personale sanitario e risorse.
Paradossalmente, il DG Romano, la cui gestione è stata prolungata fino a maggio 2025, si trova ora a dover bilanciare queste nuove assunzioni con l’imperativo di risanare il bilancio deficitario dell’azienda sanitaria.